martedì, gennaio 31, 2006

SMS gratis dal cellulare



E' nato Raxle, il programma che permette di inviare SMS gratis da tutti i cellulari che supportano Java. Pagherete soltanto il traffico web o wap (impostate voi il punto di accesso che preferite).
Raxle è scaricabile gratuitamente cliccando qui.
Per consigli sull'uso del programma non posso che rimandarvi su Timworld , il miglior sito di telefonia mobile.

ps attivando la tariffa Tim tribù il traffico wap è gratuito per un anno ;-)

domenica, gennaio 29, 2006

Se prego devo pagare il copyright?



Non mi stupisco più di tanto dell'ultima trovata della Chiesa: per utilizzare le parole del Papa bisognerà pagare i diritti d'autore. A quando il copyright sulle preghiere e sulla Parola di Dio?

Ecco la notizia...
Qualunque testo che ha per autore il
Papa o un qualsiasi dicastero della Santa Sede d'ora in poi e' protetto
dal copyright. Nessuna casa editrice potra' piu' pubblicare il testo di
un'enciclica e di un discorso papale senza previo contratto a pagamento
con la Libreria Editrice Vaticana (Lev). A stabilirlo e' un decreto
firmato lo scorso 31 maggio dal Segretario di Stato vaticano, cardinale
Angelo Sodano.

giovedì, gennaio 26, 2006

Ignoranza informatica dei media?



Diversamente da quanto titolato da varie fonti, fra cui persino ANSA e Slashdot, Microsoft oggi non ha offerto in licenza il codice sorgente di Windows. Nella foga di partorire titoli concisi, e grazie a un pizzico di incompetenza tecnica, molte testate hanno dato invece l'impressione che venisse divulgato tutto il codice sorgente di Windows.

In realtà, come si può leggere nell'area stampa del sito Microsoft, il colosso del software ha offerto in licenza limitata soltanto una piccolissima parte del proprio codice sorgente, specificamente quella dei protocolli di comunicazione di Windows Workgroup Server e Windows Desktop, che sono al centro di una disputa con l'Unione Europea da vari anni. Il resto rimane segreto e accessibile soltanto ad alcuni governi e centri di ricerca.

L'UE accusa zio Bill di non fornire documentazione sufficiente su come funzionano i protocolli di Windows, rendendo così più difficile per le altre società di software realizzare prodotti compatibili (o, per usare il gergo, interoperabili) e obbligando in pratica chi usa server Microsoft ad acquistare solo software Microsoft anche per gli altri computer della propria rete aziendale. Un po' come se comperaste una Fiat e doveste per forza montarvi gomme Fiat invece di montarvi, se vi va, quelle conformi (e magari migliori e meno care) di altre marche.

In questo modo, dice l'UE, Microsoft acquisisce un vantaggio illecito e sfavorevole alla libera concorrenza, per cui la Commissione Europea ha intimato all'azienda di zio Bill di fornire documentazione adeguata, altrimenti le farà pagare una multa fino a 2 milioni di euro al giorno, oltre ai 497 milioni di euro già decisi ma non ancora riscossi per questioni procedurali e legali.

Così Microsoft ha deciso di rendere accessibili le porzioni di codice contese (e soltanto quelle). Il comunicato ufficiale di zio Bill è qui (in inglese). Il codice sarà esaminabile ma non pubblicabile o riutilizzabile, e per esaminarlo si dovrà pagare. Questo è ben diverso dall'accesso totale offerto dal software open source.

L'UE ha ribadito che spetta a lei, non a Microsoft, decidere quali sono le misure soddisfacenti per risolvere la disputa, e non è detto che il codice sorgente sia un'offerta sufficiente.

In effetti la semplice offerta di poter esaminare codice, senza la sua documentazione tecnica completa (in parte, peraltro, già fornita) e con tutte le restrizioni previste da Microsoft, non costituisce necessariamente un grande aiuto alla concorrenza. Se il sorgente Microsoft è disordinato e pieno di toppe (come si è visto in altre occasioni), poterlo esaminare non servirà a molto. E' come chiedere a un cuoco la ricetta di una torta e sentirsi rispondere "facciamo così: io te ne vendo una fetta e ti arrangi tu a capire gli ingredienti, contento?".

E' tuttavia interessante che quello che prima veniva dichiarato impossibile da Microsoft lo diventa, e anzi viene sbandierato come "la documentazione suprema" da Brad Smith di Microsoft, quando l'UE minaccia multe proporzionate al portafogli dell'azienda.

(da www.attivissimo.net )

domenica, gennaio 22, 2006

Switch di Nch, finalmente anche per Mac :)



Finalmente convertire i file .ra Real Audio in mp3 non è più un problema con il Mac. E' arrivata la versione per mac dell'ottimo programma Switch
Lo potete scaricare direttamente da qui.

giovedì, gennaio 19, 2006

E' finita l'epopea di SMSbug :(



Per chi non conoscesse il servizio visitate www.smsbug.com , fino a ieri si potevano inviare SMS verso tutti a soli 3 centesimi.I costi di interconnessione hanno fatto morire anche questo comodo servizio.
Nuovi prezzi
1 credito = wind e h3g
2 crediti = vodafone
3 crediti = tim

(1 credito=3 centesimi)

mercoledì, gennaio 18, 2006

Digitale terrestre, la buffonata degli incentivi.



Le infinite polemiche, che sin dal marzo 2004 hanno accompagnato la politica degli incentivi per l'acquisto dei decoder per il digitale terrestre, pare abbiano trovato adesso il loro fondamento grazie, ancora una volta, a "MediaWorld".
Il media-store del gruppo Metro era già stato l'intelligente ideatore di una clamorosa campagna nell'inverno 2004 quando, approfittando del "generoso" contributo di 150 euro a decoder, si regalò, con i soldi dei contribuenti, un tam tam promozionale senza precedenti arrivando a regalare il decoder. Questa volta si è limitato a mettere involontariamente a nudo l'amara realtà che tutti quelli che si erano affacciati al mercato estero ben sapevano: ha messo in vendita i decoder a 79 euro senza incentivi. L'offerta appare a caratteri cubitali nell'ultimo volantino consegnato nelle caselle di posta (tradizionale) degli italiani e, a conferma che non si tratti di una promozione, spicca l'assenza, altrimenti sempre segnalata, della scritta "sottocosto".
«Un'ulteriore conferma di come i sussidi abbiano distorto il mercato senza generare alcun vantaggio reale per i consumatori», ci ha scarnamente sottolineato Tullio Camiglieri di Sky. E che vi sia stata una distorsione è innegabile, perché pur immaginando che il margine per il rivenditore finale sia bassissimo, rimane un mistero capire quale miracolo siano riusciti a realizzare i produttori per ridurre il costo del prodotto del 40% in pochi mesi, specialmente dopo che una altrettanto forte riduzione del costo si era già avuta in occasione del passaggio del contributo da 150 a 70 euro. Nel 2004 infatti i decoder costavano circa 200 euro, di cui 150 di contributo e 50 a carico del cliente finale. Fu solo grazie alla campagna Mediaworld "decoder a costo 0,00" che si stabilì che il contributo fosse sproporzionato e quindi ridotto a 70 euro. Miracolosamente il prezzo scese all'improvviso dai circa 200 a 120 euro, con un risparmio di circa il 40%. Ora la storia si ripete, a conferma di chi, osservando anche quello che si stava verificando oltr'alpe, sosteneva che il contributo in realtà era a solo vantaggio di produttori e venditori di box interattivi. «Posto che la finalità della legge non è quella di vendere qualche migliaio di decoder, ma di propiziare un passaggio completo e definitivo al digitale - ci spiega Davide Giacalone - i contributi pubblici sono stati e sono un disincentivo. Per due ragioni: i contributi sono limitati e se alcuni possono avere il decoder con lo sconto gli altri non lo compreranno volentieri a prezzo pieno; il fatto che lo Stato paghi una parte del prezzo rallenta la naturale e veloce discesa dei prezzi stessi. I contributi pubblici sono una zappata sui piedi».
Messo in chiaro che i contributi sino ad oggi erogati sono serviti esclusivamente a tenere surrettizziamente alto il costo dei decoder, resta ora da capire se questi soldi sono andati ad arricchire i produttori come la Philips, Nokia o la ADB, i distributori come la Solari.com oppure i rivenditori grandi e piccoli.
Chi ci ha rimesso di sicuro sono i contribuenti, che hanno comunque pagato in media circa 8 euro a dichiarazione per due anni, cioè circa 32 euro a famiglia, l'equivalente di mezzo decoder. Senza calcolare che l'avvento della televisione ad alta definizione rischia di vanificare comunque tutto il lavoro fatto.

Articolo di: Electrochip"

martedì, gennaio 17, 2006

Il punto sul campionato



E' finito il girone d'andata con la Juventus a quota 52 punti e l'Inter seconda a 42. Da un po' non commento più le singole prestazioni nerazzurre, infatti già a fine ottobre questa squadra mi aveva nauseato. Sono passati due mesi e mezzo ed è cambiato tutto: l'Inter ha intrapreso una marcia da Scudetto (22 punti nelle ultime otto gare) pari a quella della Juventus. 42 punti per girone in altre stagioni avrebbero significato Scudetto, purtroppo però la Juventus sembra inarrestabile e ha perso soltanto 5 punti in 19 partite. Il divario rimane molto elevato ma sono soddisfatto in definitiva di come si sono messe le cose. Rimane il rimpianto per quell'inizio stagione che tanto ci sta penalizzando. Sono convinto che continuare a lottare per il campionato sia non solo un dovere morale ma anche un modo per tenere alta la concentrazione in vista della Champions League, che rimane obiettivo possibile.
La cosa che più mi preoccupa in questo momento è il fatto che Veron ci lascerà a fine anno per tornare in Argentina. Sostituirlo non sarà facile, e il rischio è che il gap con la Juventus aumenti irreparabilmente. Non vedo infatti molti giocatori in giro che sanno creare gioco come "la streghetta", spero che la società faccia il possibile per rimpiazzare l'argentino con un altro campione di livello internazionale (Ballack?).

sabato, gennaio 14, 2006

Audiolibri per Ipod e non solo



Avete un Ipod nuovo e siete affamati come me di Audio Libri ma su Itunes non trovate nulla in italiano?
La soluzione è semplicissima: Radio Rai. La Rai infatti mette a disposizione moltissimi audio book e sceneggiati.
Il problema è che sono tutti in formato .ra , quindi in teoria potete solo ascoltarli con Real Player.
Per fortuna esistono programmi che ci vengono in aiuto...
Ingredienti per avere un audio libro sul vostro Ipod:
-un pc con Windows 2000/Xp o un Mac PPC con Virtual pc
-possibilmente una Adsl
-Net Transport per scaricare i file .ra
-Shell batch rename per rinominare in modo comodo tutti i file
-Switch di NCH per convertire i file .ra in mp3 o AAC (nella versione registrata)
-Itunes per organizzare i file e darli in pasto al vostro Ipod

Il gioco è fatto ;-)

I libri migliori si trovano nella sezione dedicata alla ribrica "Ad alta voce" di radio 3.


Per Mac Os X non sono riuscito ancora a trovare un modo equivalente che mi evitasse l'uso di Virtual pc ma ci sono comunque programmi per registrare l'audio prodotto da real Player.

Nota:
i programmi che ho citato si trovano facilmente cercando su Google. Soltanto Net Transport non è freeware ma vi regala 3 mesi di prova, sufficienti a scaricare parecchi Audio Libri.

Importante:
utilizzate gli audio libri solo per uso personale, la vendita o distribuzione è vietata dalle leggi vigenti.


Edit: a breve inserirò nuovi link per avere audiolibri sul nuovo Parole Libere.

martedì, gennaio 10, 2006

Mini mele festive



Le feste sono finite, rimangono i bellissimi regali ricevuti quest'anno. Tutto all'insegna delle Mini mele. Di che cosa sto parlando? Ovviamente dei miei nuovi gioiellini, il Mac Mini e l'Ipod Mini. Nei prossimi giorni scriverò una recensione, pazientate! Intanto stasera godetevi le news del Macworld...